La propaganda russa a vantaggio del Reich di Vladimir Putin

La propaganda russa a vantaggio del Reich di Vladimir Putin

Von: Nikolaj Avdeev (Николай Авдеев)

04.03.14 09:10

Quelle: http://flot2017.com/posts/new/rossijskaja_propaganda_na_blago_rejha_vladimira_putina

Al posto della prefazione:

“I tedeschi non vogliono fare niente di male a nessuno al mondo, ma era necessario porre fine alle sofferenze subite dai tedeschi da parte di tutto il mondo durante 20 anni… Una volta la Germania ha già abbandonato i tedeschi di Memel alla loro sorte, quando si è rassegnata con il disonore e l’infamia. Oggi i tedeschi di Memel… ridiventano cittadini del potente Reich, deciso di prendere la propria sorte nelle sue mani, anche se questo non piace alla metà del mondo”, – Adolf Hitler nel 1939.

La situazione in Ucraina rimane molto inquietante. Nonostante il fatto che tutta l’attenzione della comunità mondiale è per lo più concentrata sulla penisola di Crimea, c’è molta tensione anche alle frontiere orientali dell’Ucraina. Secondo le ultime informazioni, in quei luoghi si stanno ammassando le unità della 4 divisione corrazzata (città di Naro-Fominsk, regione di Mosca), della 20 brigata motorizzata separata (città di Volgograd) e della 2 brigata speciale separata (città di Cherekha, regione di Pskov). Invece le truppe russe, allertate precedentemente, dovevano tornare ai loro posti di dislocamento il 3 marzo. Che cosa stanno aspettando alle porte dell’Ucraina? Lo stesso che alle frontiere di Georgia nel 2008?

Adesso gli invasori russi aspettano il comando di Putin per lanciare l’aggressione armata contro l’Ucraina. L’1 marzo l’ex Presidente dell’Ucraina Yanukovych si è rivolto a Putin con la richiesta di usare le forze armate della Russia per “restituire la legalità, la pace, l’ordine legale, la stabilità e per la difesa della popolazione ucraina”. La rispettiva lettera del 3 marzo è stata presentata al Consiglio di Sicurezza dell’ONU dal rappresentante di Russia Vitalij Churkin.

La Russia sembra di aver bisogno di aggredire l’Ucraina, per poi difenderla dai propri invasori

La legge russa “Sulla difesa” del 1996 prevede un caso simile. E il traditore e la spia russa Yanukovych, che ha depredato l’Ucraina e le sue forze armate per poi fuggire vergognosamente dal Paese, è ancora considerato dalla Russia l’autorità legittima ucraina, come se niente fosse. Ma c’è una sfumatura. La legge dice che “… le formazioni delle Forze Armate della Federazione Russa possono essere usate operativamente al di fuori del territorio della Federazione Russa in conformità ai principi generalmente accettati e alle norme del diritto internazionale… per risolvere i seguenti compiti: … la respinta o la prevenzione dell’aggressione armata contro un altro Stato rivoltosi alla Federazione Russa con la rispettiva richiesta”. La sfumatura sta nel fatto che Russia dovrebbe prima attaccare l’Ucraina per poi difenderla dalle proprie truppe d’occupazione, perché questo paragrafo della legge possa funzionare. Putin, che sembra di “essere fuori dalla realtà”, non vuole ancora affrontare una situazione simile.

Quindi, bisogna difendere i propri connazionali

E la stessa legge prevede anche altre condizioni dell’uso delle forze armate all’estero. In particolare, la Russia può usare le proprie forze armate con lo scopo di “difendere i cittadini della Federazione Russa al di fuori del territorio della Federazione Russa dall’attacco armato”.

E siccome i militari ucraini in Crimea non si sono lasciati provocare dagli invasori russi, non c’era pretesto di iniziare operazioni belliche contro l’Ucraina. Per questo i russi usano la pressione psicologica.

È interessante che il Consiglio della Federazione, adottando l’1 marzo la risoluzione “Sull’uso delle Forze Armate della Federazione Russa sul territorio dell’Ucraina”, ha rilevato che la Russia agisce “negli interessi della sicurezza della vita dei cittadini della Federazione Russa, dei nostri connazionali e del personale effettivo delle Forze Armate della Federazione Russa”. Cioè, qui è stata lasciata una scappatoia sotto l’aspetto di “connazionali”, per poter almeno in qualche modo giustificare l’intervento armato in Ucraina secondo i principi generalmente accettati e le norme del diritto internazionale. Ma come abbiamo visto dagli estratti dalla legge “Sulla difesa”, tale legge non contiene nessuna menzione dei connazionali.

Goebbels è vivo

Per trovare altre giustificazioni per le azioni illecite degli invasori russi sul territorio ucraino, la macchina propagandistica di Putin si è messa a creare un’immagine dell’Ucraina come uno Stato in una situazione estremamente instabile. Perché in questo caso, secondo la legge “Sulla difesa”, le forze armate delle FR possono essere usate all’estero anche per:

“respingere l’attacco armato contro le formazioni delle Forze Armate della Federazione Russa, altre truppe oppure organi dislocate al di fuori del territorio della Federazione Russa” (cioè, in Crimea, dove si basa la Flotta di Mar Nero russa);

“difendere i cittadini della Federazione Russa al di fuori del territorio della Federazione Russa contro l’attacco armato”.

Per provare l’estrema instabilità della situazione ucraina, i mass media statali e politici russi si sono messi a diffondere palesi disinformazioni:

1. Dichiarano che ci sono “enormi flussi” di profughi ucraini nella Russia. “Oggi l’afflusso dei profughi è cresciuto sostanzialmente. Non sono solo gli abitanti delle regioni del Sud e dell’Est, ci sono delle persone dall‘Ucraina centrale, come anche dalle regioni occidentali dell’Ucraina”, – sosteneva il governatore della regione di Rostov Vasilij Golubev. Sul livello ufficiale, la Russia dichiara che cominciando dall’inizio di quest’anno più di 670 mila cittadini ucraini sono arrivati in Russia. Il 1 canale televisivo russo ha persino illustrato questa dichiarazione con una sequenza che faceva vedere “flussi enormi” dei profughi ucraini, però poi si è rivelato che essi non si dirigevano verso la Russia, ma in Polonia. E non erano profughi. Al 15 secondo di questo videoclip del 1 canale russo (http://www.1tv.ru/news/social/253245) si vede il posto di dogana con il cartello “Shehyni”, che è un villaggio nel distretto di Mostyska, regione di Leopoli, alla frontiera polacca.

Ed è proprio in questo momento che la conduttrice sta parlando del “influsso di massa dei profughi ucraini nelle regioni meridionali della Russia”. Come si è espresso ironicamente l’inviato del giornale “Moskovskij komsomolets”, “Il solitario cane bastardo che mi si stava avvicinando rafforzava l’impressione del grande influsso dei profughi” al punto di dogana di Veselo-Voznesenskij alla frontiera russo-ucraina.

2. Un altro indirizzo della disinformazione russa mira alla diffusione delle notizie sul pericolo per la vita dei semplici cittadini che presumibilmente si verifica in Crimea. Così il membro del Comitato degli affari internazionali del Consiglio della Federazione Igor Morozov ha dichiarato il 3 marzo che “i pericoli sono talmente gravi e reali che gli abitanti di Crimea non discutono nemmeno su questo. Siamo arrivati il 26 febbraio, e in quel giorno si sono verificati gravi scontri sulle strade che sono finiti con la morte di tre persone. Sono morti quelli che difendevano l’edificio del Consiglio Supremo della Crimea”. “Il 27 febbraio il Consiglio Supremo della Crimea ha fatto tutto il possibile, e per questo si doveva usare le forze dell’autodifesa della Crimea per adottare la risoluzione storica riguardo al referendum, e la tensione si è subito allentata”, – dichiarò Morozov.

La comicità e, nello stesso tempo, la tragicità della situazione sta nel fatto che nel momento della dichiarazione fatta da Igor Morozov, i blogger avevano già rivelato che i servizi segreti russi avevano simulato un tentativo di occupazione del Consiglio Supremo della Crimea da parte dei “banderisti” e “nazionalisti ucraini” (http://www.vesti.ru/only_video.html?vid=581456). Inoltre il senatore non ha voluto spiegare come mai i nazionalisti ucraini erano armati con armi moderne di produzione russa (un lanciabombe ГМ-94), perché essi sono venuti in Crimea nei pullman con targhe di Crimea

e perché i cadaveri dei tre presunti morti continuano a muoversi?

In realtà le presunte forze di autodifesa di Crimea menzionate dal senatore erano i soldati del gruppo dell’intervento speciale russo armati con Kalashnikov, mitragliatrici e lanciabombe. Morozov non ha spiegato come mai le squadre di autodifesa sono armate con tali armi, visto che recitava la sua parte nel totale distacco dalla realtà.

3. La negazione dei fatti della permanenza illecita e delle azioni illegali delle forze armate della FR sul territorio ucraino. Lo stesso senatore Morozov, l’1 marzo, ha negato l’appartenenza delle persone (nella divisa militare russa, con delle armi russe nelle mani, nei caschi e giubbotti antiproiettile russi), che avevano occupato il Consiglio Supremo e il Consiglio dei Ministri della Crimea, alle forze armate russe. Anzi, il 3 marzo, quando gli invasori si muovevano ormai apertamente per tutto il territorio della Crimea e tentavano di occupare le unità militari ucraine, lo Speaker della Duma Statale della FR Sergej Naryshkin ha dato ad intendere che in Ucraina non ci sono unità militari russe dislocate illegalmente. Secondo lui, “per il momento non c’è bisogno di introdurre truppe russe sul territorio ucraino”.

Invece le parole dello stesso Morozov danno una testimonianza eloquente dei piani reali della Russia riguardo l’Ucraina. Chiesto dal giornalista che scrive per il giornale “Kommersant”, se si tratta dell’uso delle forze armate della FR sul territorio della Crimea oppure in tutta l’Ucraina, egli rispose: “La cosa riguarda tutta l’Ucraina. Sono perseguitati tutti gli ucraini che vogliono rispettare la Costituzione e le leggi ucraine”. In questo modo otteniamo la risposta alla domanda, perché le truppe russe si stanno ammassando vicino alle frontiere orientali ucraine.

Adesso l’Ucraina può aspettarsi solo una cosa – la provocazione da parte degli invasori russi. Infatti, gli invasori hanno saccheggiato le unità militari ucraine prendendo armi quanto basta per poter uccidere con queste alcuni suoi connazionali. Questo potrebbe essere un incidente tipo quello di Gleiwitz, il quale tempo fa diventò il pretesto per la Germania di Hitler ad attaccare la Polonia. Quindi non può essere escluso che già domani sentiremo la dichiarazione pronunciata dal principale “Goebbels” russo, Dmitrij Kiselov, che l’esercito ucraino ha intrapreso un attacco non provocato contro il Terzo Reich di Vladimir Putin e contro i suoi cari connazionali.

 

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